Claudio Marchisio – Psoriasi

Tanti cari auguri a Claudio Marchisio, nato a Torino il 19.01.1986.

Festeggiare il famoso ex calciatore della Juventus e della Nazionale azzurra, attualmente commentatore sportivo e imprenditore, nel giorno nel suo 39° compleanno ci offre l’occasione per tornare a parlare di un’importante malattia cutanea, la psoriasi, di cui anche il “Principino” è affetto.

Testimonial della campagna “Metti la psoriasi fuorigioco” che ha come obiettivi sensibilizzare l’opinione pubblica e far conoscere meglio la malattia, Claudio tiene a ricordare che “oggi ci sono gli strumenti e le soluzioni in grado di aiutare a vivere la propria vita con pienezza. L’importante è rivolgersi al proprio medico e scegliere insieme a lui la strategia migliore per affrontare il problema“come ha dichiarato anche in una bella intervista rilasciata su “Medico e Paziente“.

 

Dopo aver ricordato brevemente cosa è la psoriasi, oggi ci concentreremo sulle terapie attualmente a disposizione per contrastarla.

 

Cosa è la psoriasi?

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica sistemica immunomediata caratterizzata da fasi di miglioramento, di remissione spontanea e di riattivazione che può interessare la pelle con lesioni eritemato-squamose (chiazze o placche arrossate sormontate da squame bianche), le unghie e le articolazioni. Quando è presente un coinvolgimento articolare si parla di artrite psoriasica o di psoriasi artropatica.

E’ una malattia in cui si ha una iperproliferazione dei cheratinociti e un’infiltrazione linfocitaria: nel processo infiammatorio un ruolo centrale è svolto dai linfociti T, in particolare i T helper 1 (Th1), dalle cellule dendritiche e da varie citochine tra cui le Interleuchine 12, 17 e 23 (Il-12, Il-17 e Il-23) e il Tumor Necrosi Factor (TNF).

Approfondimenti sulla patogenesi e sulla clinica della malattia sono disponibili nell’articolo dedicato a Kim Kardashian – Psoriasi.

La conoscenza dei meccanismi patogenetici implicati nella psoriasi è molto importante per la messa a punto di terapie sempre più efficaci, perché questa è una malattia che influisce negativamente sulla qualità della vita quindi è molto importante trattare le lesioni soprattutto quando sono visibili, causano prurito o dolore e interferiscono con le normali attività quotidiane.

 

Quali sono le terapie per la psoriasi?

La psoriasi è una malattia che si cura ma non guarisce. Essendo “scritta nel DNA”, chi ha la predisposizione genetica per la psoriasi, nel corso della vita potrà alternare periodi di benessere a periodi di riattivazione.

I trattamenti hanno come scopo quello di tenere sotto controllo l’infiammazione migliorando la qualità di vita

La tipica classificazione delle terapie distingue:

  • farmaci topici (=farmaci a uso locale)
    sono prodotti a base di cortisone (in genere betametasone) e analoghi della vitamina D (calcipotriolo) in varie formulazioni (mousse, unguenti, creme, etc.);
  • farmaci sistemici
    D-MARD (methotrexate, ciclosporina) e retinoids (acitretina)
    piccole molecole (apremilast)
    farmaci biologici e biosimilari (anti TNF-alpha, anti-interleuchina 17, anti-interleuchina 23, etc.);
  • fototerapia o fotochemioterapia
    UVB norrow band e psoraleni UVA.

Come viene fatta la scelta della terapia?

La scelta della terapia viene fatta, caso per caso, in base a diversi fattori:

  • estensione e sede delle lesioni
  • capacità e possibilità del paziente di effettuare la terapia
  • risposta alle terapie precedenti
  • comorbidità.

Generalmente si cerca di iniziare la cura con farmaci a uso locale. Se non si ottiene buona risposta o se le terapie topiche non sono praticabili, si può passare ai D-MARD (Methotrexate o Ciclosporina) e se anche questi non sono sufficienti si può ricorrere alle “piccole molecole” o ai farmaci biologici che essendo dei medicinali ad uso sistemico (compresse o punture) sono sicuramente più “comodi”, ma richiedono esami preliminari e monitoraggio costante per valutare se possono essere usati e proseguiti (es. esami del sangue periodici) e possono avere degli effetti collaterali che, per loro natura, come è intuibile, se si presentano, sono più “importanti” di quelli dei farmaci ad uso locale.

Anche il trattamento delle patologie associate (le comorbidità tipiche sono quelle della sindrome metabolica) è molto importante in quanto la glicemia, il colesterolo, il peso e il fumo di sigaretta sono fattori che aumentano l’infiammazione e che influiscono negativamente sulle manifestazioni psoriasiche.

Torneremo ancora a parlare di psoriasi, per approfondire nel dettaglio i vari trattamenti con i loro vantaggi e svantaggi e per affrontare altri aspetti di questa complessa patologia; intanto ricordiamo che ogni paziente psoriasico ha bisogno di cure e attenzioni specifiche, e che il vs Dermatologo di fiducia è lo specialista di riferimento per la malattia, sempre pronto ad accompagnarvi e a seguirvi nel tempo per trovare insieme la terapia più adatta nel vostro caso.

 

SD

 

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